Immagina di essere in una stanza piena di specchi, ognuno dei quali riflette un aspetto diverso di te. Questa immagine rappresenta la complessità e le molteplici versioni di noi stessi che esistono contemporaneamente. La consapevolezza di questa molteplicità è fondamentale per il nostro benessere psicologico e relazionale. In questo articolo, esploreremo come accettare e abbracciare le diverse sfaccettature di noi stessi possa migliorare la qualità delle nostre relazioni e la nostra salute mentale, ispirandoci alle teorie di Philip Bromberg, Jessica Benjamin, Lewis Aron, Donna Orange e Stephen Mitchell.
Nel mondo della psicoterapia, è cruciale comprendere e accettare la complessità e le molteplici versioni di sé per migliorare il nostro benessere relazionale. Questo concetto, supportato dalle teorie di Donna Orange, Philip Bromberg e Jessica Benjamin, offre una prospettiva illuminante su come possiamo navigare le nostre vite interiori e le nostre interazioni con gli altri.
La complessità delle relazioni. Tra molteplicità, mutualità e comprensione emotiva.
Un noto psicoanalista, Philip Bromberg, non uno a caso, ci invita a considerare che non siamo mai una singola entità unificata. Invece, siamo un insieme di molteplici “sé” che emergono in diverse situazioni e relazioni. Per esempio, possiamo essere una persona al lavoro, un’altra con gli amici, e un’altra ancora in famiglia. Accettare queste versioni di noi stessi significa riconoscere che tutte contribuiscono alla nostra identità globale.
Un concetto molto interessante che trova spazio anche tra le idee di Jessica Benjamin. Lei, infatti, sottolinea l’importanza della mutualità nelle relazioni, ovvero il riconoscimento reciproco tra le persone. Secondo Benjamin, per costruire relazioni sane e significative, è necessario che entrambe le parti riconoscano e rispettino la complessità e la molteplicità dell’altrə. Questo processo inizia con l’accettazione delle nostre sfaccettature interne. Solo accettando noi stessə in tutte le nostre versioni possiamo veramente riconoscere e accettare gli altrə.
Questi pensieri, si possono incontrare nel libro “Comprensione Emotiva” di Donna Orange, altra punta di spicco del contesto psicoanalitico. In questo libro si enfatizza l’importanza di essere in sintonia con le nostre emozioni e quelle degli altri. La comprensione emotiva implica un’accettazione profonda delle nostre emozioni in tutte le loro forme e intensità. Questo è un passaggio cruciale per abbracciare le nostre molteplici versioni, poiché ogni versione di noi stessə porta con sé una gamma unica di emozioni e esperienze.
Ma come possiamo rendere possibile questo?
Lewis Aron e Stephen Mitchell, due importanti teorici della psicoanalisi relazionale, ci aiutano a comprendere come le nostre relazioni influenzino e siano influenzate dalla nostra molteplicità. Essi sostengono che le relazioni sono un campo dinamico dove le diverse versioni di noi stessə interagiscono con le diverse versioni degli altrə. Riconoscere e accettare questa complessità ci permette di navigare le relazioni con maggiore empatia e comprensione.
Integrando le idee di Orange, Bromberg e Benjamin, emerge una visione coerente e profonda dell’importanza di accettare la nostra complessità per migliorare il benessere relazionale. La comprensione emotiva ci aiuta a riconoscere e accettare le nostre emozioni, mentre l’accettazione delle molteplici versioni di sé ci permette di navigare con maggiore flessibilità nella vita quotidiana. La mutualità, infine, ci guida verso relazioni più profonde e significative attraverso il riconoscimento reciproco.
Ma come possiamo applicare questi principi?
Abbiamo visto che accettare la nostra complessità e le molteplici versioni di noi stessə è fondamentale per il benessere relazionale. Questa accettazione ci permette di vivere con maggiore autenticità, flessibilità e capacità di riconoscere l’altrə.
Sicuramente, se lo reputiamo necessario, potrebbe essere utile investire su una psicoterapia. Soprattutto per provare a conoscerci e conoscere meglio tutte le sfumature che abbiamo dentro e che ci circondano.
Oltre questo, inoltre, potremmo osservare alcuni aspetti:
Riconoscere le emozioni: Prenditi del tempo per ascoltare e capire le tue emozioni. Accettale come parte integrante della tua esperienza umana.
Accettare le diverse versioni di sé: Rifletti sulle varie parti di te stessə che emergono in situazioni diverse. Accetta che tutte queste versioni sono valide e fanno parte della tua identità.
Coltivare la mutualità: Impegnati a vedere e riconoscere la complessità negli altrə. Questo richiede empatia, ascolto attivo e la capacità di rispettare l’individualità altrui.
Psicoterapia e auto-riflessione: Considera la psicoterapia come uno strumento per esplorare e integrare le diverse parti di te stessə. Un terapeuta può aiutarti a navigare questa complessità e a trovare equilibrio.
Ringrazio Alessia (Okrae) per aver prestato la sua matita all’elaborazione di questo articolo.